Newsletter della Fondazione Carlo Donat-Cattin

Newsletter n. 28 - 19 ottobre 2021
Newsletter Fondazione Donat-Cattin n. 28 - 19 ottobre 2021
 

La pubblicazione di una biografia aggiornata e completa di Carlo Donat-Cattin era una delle voci più importanti del calendario di iniziative programmate dalla Fondazione per ricordare il centenario della nascita del suo eponimo (1919/2019).  Affidata a Giorgio Aimetti, e frutto di un accurato lavoro di ricerca, esce per i tipi della Rubbettino con il titolo: Carlo Donat-Cattin. La vita e le idee di un democristiano scomodo. Dopo Fuori dal coro, che lo stesso Aimetti aveva dedicato alla figura di Carlo Donat-Cattin “dal sindacato allo Statuto dei lavoratori”, è un altro lavoro che contribuisce alla conoscenza di un personaggio chiave della cosiddetta prima repubblica e getta una luce sulla storia del nostro Paese nella seconda metà del Novecento.
Il volume sarà presentato a Roma, il 26 ottobre alle ore 17:45, all'Istituto Luigi Sturzo.
La presentazione torinese è prevista nella seconda metà del mese di novembre.

 
LA STORIA DEI LAMPIONI DI TORINO

Presentazione del libro di Paolo Silvetti 
TORINO CITTÀ ILLUMINATA
Alla scoperta dei suoi lampioni storici
Daniela Piazza Editore



Venerdì 22 ottobre 2021 - Ore 18:00
Polo del '900, Via del Carmine 14, Sala '900

 

Ingresso in Sala '900 con prenotazione obbligatoria 
registrandosi al seguente link


L'evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Facebook e sul sito della Fondazione
 www.fondazionedonatcattin.it


 

Per partecipare agli eventi è obbligatorio esibire la Certificazione verde in forma cartacea o su smartphone unitamente ad un documento di identità.  Scopri di più.

“Quante volte ci è capitato di alzare gli occhi ai lampioni eleganti di via Santa Teresa o a quelli ‘Impero’ di piazza Vittorio, ai ‘Piacentini’ di via Roma, agli ‘ex gas’ dei parchi? Sguardi rivolti senza attenzione, perché l’abitudine toglie curiosità, eppure sguardi ripetuti spesso, perché i lampioni di Torino hanno un fascino che penetra nell’immaginario: liberty, sabaudi, risorgimentali, razionalisti, contemporanei, avveniristici; avvolti di luci d’artista colorate, oppure luminosi di luce calda; isolati tra le aiuole, allineati sul lungo Po, appesi alle arcate dei portici di piazza San Carlo”.

Paolo Silvetti ha compiuto un autentico lavoro di ricerca arrivando a comporre una panoramica completa dei lampioni che, nella loro diversità di stile, ancora oggi abbelliscono Torino. La pubblicazione che ne è scaturita è ricca di fotografie (circa 400 scattate dallo stesso autore), di notizie curiose e di spunti per approfondire.
 
Riproponiamo i contenuti dell' iniziativa Giuseppe Dossetti: la cultura politica cattolico-democratica e di ispirazione cristiana nel Novecento. In allegato i link che permettono a chi fosse interessato di rivedere integralmente l'incontro ma anche ascoltare il podcast a cura di Luca Rolandi, Dario Lindi e Gabriele Formigaro e vedere la pillola video del Prof. Roberto Rosano. In ragione dell'alto interesse suscitato inseriamo anche il testo dell'intervento di Paolo Burani ex sindaco di Cavriago e direttore del Premio Dossetti.

 

Pagina iniziativa sul sito della Fondazione Link

Video integrale dell’incontro Link

Pillola video su Dossetti a cura del Prof. Roberto Rosano Link

Podcast "Dossetti, una politica per l'uomo" Link

Cavriago e Dossetti, le radici

Paolo Burani

Torino, 13 ottobre 2021

Lo scopo di questa mia brevissima relazione è quello di darvi un’idea dell’ambiente, della storia, della gente di Cavriago, il luogo in cui si è formato ed è cresciuto il bambino Giuseppe Dossetti ed il giovane Giuseppe Dossetti.

Nato nel Febbraio del 1913 a Genova, Dossetti arriva a Cavriago all’età di 3 mesi, in seguito all’acquisto da parte del padre, farmacista, della farmacia del paese.

Cavriago è a quel tempo un piccolo paese a 8 Km da Reggio Emilia, che non arriva a contare cinquemila abitanti, da sempre famoso nelle cronache storiche reggiane per il carattere impulsivo e vivace della sua gente (forse per essere stato luogo di confine tra Reggio e Parma, un paese “senza padroni”, pensate che fino al 1828… [leggi tutto]

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