Il Centenario sui media

Il centenario della nascita di Donat-Cattin: testo diffuso dall’Agenzia “LaPresse” il 13 febbraio.

Centenario di Carlo Donat-Cattin: il 14/3 le celebrazioni al Senato
Roma, 13 feb. (LaPresse) – Il 14 marzo prossimo al Senato, con un saluto di apertura dei lavori della presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si svolgeranno le celebrazioni per il centenario della nascita di Carlo Donat-Cattin, uomo di Stato e leader DC. Nato a Finale Ligure (Savona), il 26 giugno 1919, (il padre, Attilio, proveniva da una famiglia originaria dell’Alta Savoia e partecipò alla fondazione del Partito Popolare di don Luigi Sturzo, la madre era la contessa Maria Luisa Buraggi), prese parte giovanissimo alla lotta antifascista e fu membro del Cominato nazionale di Liberazione di Ivrea (Torino). Dopo la Liberazione, si impegnò nel sindacato e fu tra i fondatori della Cisl e approdò infine alla politica nazionale: più volte parlamentare della Democrazia Cristiana (deputato dal 1958 al 1979 e poi senatore sino alla morte, avvenuta il 17 marzo 1991 dopo un intervento al cuore), Donat-Cattin divenne infatti sottosegretario nel 1963 nel primo governo Moro, fu poi più volte ministro (del Lavoro, per il Mezzogiorno, all’Industria e alla Sanità) ed esponente di spicco della Dc nella quale guidò la corrente della sinistra sociale Forze Nuove e di cui fu vicesegretario nazionale dal 1978 al 1980.
(Segue)

Centenario di Carlo Donat-Cattin: il 14/3 le celebrazioni al Senato-2-
Roma, 13 feb. (LaPresse) – Il nome di Carlo Donat-Cattin, protagonista della Prima Repubblica è l’espressione di quel cattolicesimo sociale che ha contribuito alla ricostruzione dopo il fascismo e allo sviluppo della società italiana, con una costante fedeltà ai valori della tutela delle classi più deboli e dei diritti dei lavoratori, è legato – tra le altre – a due vicende cruciali nella storia sociale e politica della seconda metà del Novecento del nostro Paese. La prima riguarda lo Statuto dei Lavoratori, una delle leggi fondamentali del riformismo del Centrosinistra nato dalla storico accordo tra la Dc e il Psi all’inizio degli Anni Sessanta del secolo scorso. La legge,voluta dal Ministro socialista Giacomo Brodolini, elaborata da una commissione guidata dal professor Gino Giugni, fu varata il 20 maggio 1970 (terzo Governo Rumor) ed è firmata come ministro del Lavoro da Carlo Donat-Cattin. Raccolto il testimone dall’esponente socialista, Donat-Cattin portò a termine la riforma,durante l’Autunno caldo, in un clima di forte scontro fra imprenditori e sindacati. In quei mesi di polemiche e di lunghe trattative, il leader di Forze Nuove si meritò l’appellativo di “Ministro dei Lavoratori”.
(Segue)

Centenario di Carlo Donat-Cattin: il 14/3 le celebrazioni al Senato-3-
Roma, 13 feb. (LaPresse) – Il secondo momento storico della politica italiana segnato dall’impegno di Donat-Cattin è quello legata al cosiddetto ‘Preambolo’. Scritto di pugno da Donat-Cattin rappresenta la sintesi della mozione di maggioranza del XIV° Congresso nazionale della Dc, che nel febbraio 1980 portò all’elezione di Flaminio Piccoli a segretario del partito. Il Preambolo segnò la fine della politica di solidarietà nazionale con il Pci. Si riaprì la collaborazione con il Psi di Bettino Craxi e con i partiti laici.Donat-Cattin divenne vicesegretario della Dc, mentre la presidenza del partito fu affidata ad Arnaldo Forlani. Il testo originale del Preambolo, redatto a mano da Donat-Cattin su carta intestata del XIV° Congresso della Dc, è conservato nell’archivio della Fondazione Carlo Donat-Cattin, presso il Polo del 900 di Torino e, sin dalle prime righe, esprime il suo preciso intento destinato a mutare il corso della politica italiana: “…la via di uscita dalle difficoltà, può essere percorsa con successo, purché il partito sia orientato, nel presente e nell’avvenire, dai principi e dai valori della sua tradizione popolare e democratica…”.

error: Contenuto protetto da Copyright.